“O sposo lei o non mi sposo”, questo è quello che Felipe di Spagna disse a suo padre, l’allora Re Juan Carlos. E così questa volta il Re si piegò al volere del figlio. La “cenerentola” è Letizia Ortiz, giornalista televisiva, borghese e divorziata.Â
Il 22 maggio 2004, a Madrid, nella cattedrale De La Almudena, si sono celebrate le nozze di Felipe di Spagna e Letizia Ortiz.
Io quel giorno me lo ricordo benissimo perché, con una scusa, rimasi a casa per vedere il matrimonio in diretta tv e il giorno dopo la Professoressa non voleva accettare la giustificazione per “motivi personali”. Tutti nella V C del Liceo Linguistico San Bellarmino di Montepulciano sapevano del mio amore forte per le famiglie reali e anche quel giorno conoscevano il motivo della mia assenza.
Il matrimonio fu seguito da 25 milioni di persone, solo in Spagna, e tutti attendemmo intrepidi l’arrivo di Letizia con quasi un’ora di ritardo.
A Madrid per via della dittatura non si celebrava un royal wedding dal 1906, quando Alfonso XIII e Victoria Eugenia di Battenberg si unirono in matrimonio.
Per Letizia e Felipe arrivarono i reali da tutto il mondo: Carlo d’Inghilterra, Rania di Giordania, Beatrice d’Olanda, Paola del Belgio, Naruhito del Giappone, Alberto di Monaco e molti altri.
L’abito di Letizia
L’abito bianco con coda di quattro metri e mezzo, con ricami di spighe di grano oro, simbolo di fertilità , era stato disegnato da Manuel Pertegaz. Taglio semplice con gonna a trapezio che si allunga dietro in strascico. Motivi floreali, oltre alle spighe, quali, il giglio dei Borbone e i trifogli, sul vestito e sul velo di tre metri in tulle di seta. Un abito molto pesante e ridondante per una donna moderna come Letizia.
Le scarpe, sono state realizzate in faille di seta come l’abito, dalla designer spagnola Pura Lopez.
La tiara
A sorreggere il velo, anche lei, come Meghan, è una divorziata che indossa il velo per il secondo matrimonio… mah, la tiara di platino e diamanti della Regina Sofia. La stessa Sofia aveva indossato il diadema il giorno delle nozze con Re Juan Carlos.
La tiara ha una linea neoclassica ed è stata realizzata a Berlino nel 1913 dal gioielliere Koch. La parte superiore ha una fascia con foglie di alloro mentre quella inferiore con greche, nel mezzo una fila di fasce verticali, come fossero colonne del Partenone, e nel centro un diamante taglio a goccia.
La cerimonia
La cerimonia fu molto composta e con poca emozione soprattutto da parte di lei, abituata alle telecamere e l’unico momento un po’ più simpatico fu quando la sposa non riusciva a far entrare la fede al dito di Filippo, per il resto filò tutto liscio, fin troppo.
Data la pioggia battente tutti gli ospiti usciti dalla chiesa vennero portati al ricevimento a palazzo con i pullman ma il Principe Carlo, per rispettare le tradizioni, aprì l’ombrello e andò a piedi.
La sbronza
Le uniche due episodi simpatici di questo matrimonio sono la super sbronza che prese alla festa il giorno prima delle nozze Ernst di Hannover, la prese talmente grossa che il giorno dopo Carolina di Monaco arrivò da sola in chiesa e nonostante l’amplomb si vedeva che era nera come un fungo.
La scazzottata
L’altro episodio fu il cazzotto che Vittorio Emanuele dette in faccia al cugino Amedeo di Aosta, quando questo osò dire “ciao cugino”, ora apro e chiudo parentesi, già i Savoia non vengono mai invitati ai grandi eventi delle monarchie, una volta che vengono invitati fanno queste figure… no comment!
E con questo finale con il “botto”, concludo il racconto delle nozze di Letizia e Felipe di Spagna che oggi sono diventati Regina e Re.