L’incoronazione della Regina Elisabetta II avvenne 67 anni fa, il 2 giugno 1953, dopo più di un anno dalla salita al trono, in rispetto della tradizione che richiede un periodo di lutto in ricordo del precedente monarca e data la crisi economica di quel momento che posticipò l’evento.

Negli anni ’50, specialmente nell’anno dell’incoronazione, la monarchia era amata e adorata dalla maggior parte della popolazione; quando Elisabetta salì al trono vi fu anche un aumento di fedeli nella chiesa anglicana con incrementi nelle funzioni religiose. Il Regno Unito era molto conservatore in termini di morale e la cultura nazionale si diffuse attraverso libri, radio e riviste. La tv nacque in quegli anni con un solo canale, la BBC, e gran parte della popolazione non aveva la televisione in casa. L’incoronazione fu l’occasione per stare tutti insieme in un momento positivo e di festa.
La data dell’incoronazione fu scelta da Churchill che preferì il 1953, perché alla fine del 1952, la crisi economica era ancora forte. Scelse il 2 giugno, un giorno prima del Derby Day, un’importante corsa di cavalli nel Regno Unito.

L’incoronazione della Regina Elisabetta venne trasmessa per televisione e fu guardata da 27 milioni di persone in UK e altre 20 milioni ascoltarono l’intera funzione alla radio. La gente preparò feste nelle strade, le case erano dipinte di rosso, bianco e blu e c’era un senso comune di eccitazione. Era il simbolo della rinascita della nazione, era una speranza per i britannici e non solo.
Un milione di persone andarono a Londra, dormendo in strada, per vedere la processione della nuova Regina, con la carrozza dorata, la Gold State Coach, trainata da otto cavalli grigi di nome: Cunningham, Tovey, Noah, Tedder, Eisenhower, Snow White, Tipperary e McCreery.

La cerimonia dell’incoronazione della Regina Elisabetta

Il rito dell’incoronazione, che si svolse a Westminster, risale ai primi re anglosassoni. L’Abbazia è la location delle incoronazioni dal 1066 ed Elisabetta è la 39esima sovrana ad essere incoronata lì. La Regina dopo aver fatto il giuramento, venne benedetta e consacrata dall’Arcivescovo di Canterbury, che dichiarò ai vescovi: “Signori, vi presento qui la regina Elisabetta, la vostra regina incontrastata“. A quel punto ricevette lo scettro e il globo e le venne posta la corona di St Edward sulla testa.

8251 furono gli invitati alla cerimonia, di cui 250 presero poi parte alla processione per le vie di Londra dopo l’incoronazione.
Dopo la cerimonia, la nuova Regina, insieme al marito Filippo, ai due primi figli ,Carlo e Anna, e alla famiglia reale si affacciò dal balcone di Buckingham Palace per salutare e ringraziare la folla.

L’abito
L’abito di Elisabetta venne creato dal designer inglese Norman Hartnell, era un abito lungo in satin bianco ricamato in oro e argento, con i simboli del Regno Unito e del Commonwealth. Inoltre la regina indossava il mantello, Robe of State, creato per l’occasione e rimesso, ogni anno, per l’apertura del parlamento.

Il giorno dopo tutta la stampa proclamò la “Nuova Era Elisabettiana”. Lo stilista Christian Dior dichiarò entusiasta alla rivista Time: “L’incoronazione della giovane Elisabetta II aveva riempito non solo gli inglesi ma, stranamente, anche i francesi con rinnovata fiducia e ottimismo nel futuro.”
Il Royal Tour

Nel novembre del 1953 la Regina e il Principe Filippo iniziarono un Royal Tour, durato 6 mesi, nei paesi del Commonwealth. Visitarono Bermuda, la Giamaica, le Figi, l’isola di Tonga, l’Australia, la Nuova Zelanda, le Isole Cocos, lo Sri Lanka, l’Uganda, Malta e Gibilterra. La Regina disse di voler “vedere più persone possibili, dei paesi del Commonwealth e dell’Impero, imparando prima qualcosa dei loro trionfi e delle difficoltà e poi qualcos’altro delle loro speranze e paure … Voglio mostrare che la corona non è semplicemente un simbolo astratto della nostra unità, ma un legame personale tra voi e me.“

La Regina trasmise il suo secondo discorso di Natale dalla Nuova Zelanda, tramite la BBC, parlando anche della “Nuova Età Elisabettiana “: “ … Francamente non mi sento affatto come la mia antenata Tudor, che è stato regina senza marito né figli, che ha governato come un despota e non è mai stata in grado di lasciare le sue coste native. Ma c’è almeno una somiglianza molto significativa tra la sua età e la mia. Per il suo Regno, per quanto piccolo e scarso in confronto ai suoi vicini europei, era ancora grande nello spirito e ben dotato di uomini che erano pronti a abbracciare la terra … “

Quando la regina arrivò a Palmerston incontrò il Dunedin Ladies Brass Band, l’unica banda musicale femminile nel Commonwealth. Nancy Byrne, componente della banda, ricorda questo incontro: “Crescendo durante la guerra, non avevamo alcun tipo di idoli … Quindi abbiamo guardato le piccole principesse, e se indossavano un abito con volant, allora le nostre madri ci compravano un abito con volant … E quando la regina si è sposata, è stato meraviglioso … ”. Questo era il sentimento per la Regina negli anni ’50, era un esempio, come una pop star di oggi, per tutte le giovani donne. In Australia, tre quarti della popolazione andò a salutarla. Il viaggio continuò in Uganda, dove Elisabetta disse di sentirsi una regina africana e negli altri stati.

Tornata poi a Londra, ci fu una calorosa accoglienza, con la gente per strada ad attenderla e quando Elisabetta arrivò a casa, a Buckingham Palace, entusiasta, scrisse a Winston Churchill a proposito della monarchia: “Abbiamo ricevuto prove visibili e udibili che viviamo nel cuore della gente“.
Qui la prima parte della vita della Regina Elisabetta
Photo Source: DailyMail, Pinterest, Getty Images
Commenti
commenti