Donne e Regine: Caterina de’ Medici
Tra le Donne e regine da ricordare non potevo iniziare che con lei, Caterina de’ Medici, figlia di Lorenzo II, Duca di Urbino. Poche settimane dopo la nascita, nel 1519, rimase orfana di entrambi i genitori e venne presa in cura da Papa Clemente VII, zio di secondo grado di Caterina.
Caterina de’ Medici è famosa per aver portato alla rude corte francese, tantissime novità in fatto di lifestyle, moda e buone maniere.
Una di queste è il tacco che lei regolarmente indossava, perché non voleva apparire piccola e minuta. I francesi non hanno mai amato Caterina e la chiamavano “quella donna italiana” perché era straniera e proveniva da una famiglia di banchieri e non da una famiglia reale. Non era una donna molto bella ma sicuramente aveva molta intelligenza, cultura e fascino. Quando andò in sposa al futuro re di Francia, Enrico di Valois, non sapeva che sarebbe stato un matrimonio “affollato”, dato che il Re fino alla sua morte ebbe una relazione una donna molto più grande di lui, bella e affascinante, Diane de Poitiers.
L’amante manipolò il Re in tutte le sue scelte. Per anni Caterina non riuscì a generare un figlio, un erede al trono francese, poi dopo alcune cure i due ebbero ben 10 figli. Diane de Poitiers era molto più potente di Caterina ma quando Enrico II morì, Caterina, in modo machiavellico da stratega, divenne di fatto la Regina di Francia per circa 30 anni, essendo Regina reggente e madre dei Re Francesco II, Carlo IX ed Enrico III.
Le novità Caterina portò alla corte francese
Oltre ai tacchi, Caterina introdusse alla corte le mutande perché, essendo una donna appassionata di equitazione, per rendere tutto più semplice e igienico, indossò questo indumento, che per fortuna venne poi adottato in tutto il mondo. Portò alla corte di Francia grandi pasticceri e chef italiani, a tavola promosse l’uso della forchetta, di cui i fiorentini già ne facevano uso da anni, delle tovaglie ricamate, introdusse l’olio d’oliva, gli spinaci, i piselli e altri ortaggi, la frutta sciroppata, le marmellate, il primo gelato e lo zuccotto.
Caterina, quando arrivò alla corte francese rimase disgustata dall’odore che il marito e i cortigiani emanavano e decise di far conoscere il profumo ai francesi e promosse la pratica di lavarsi con acqua e sapone, cosa quasi sconosciuta fino ad allora nella corte francese.
Donne e Regine: Elisabetta I
Elisabetta I, la Regina Vergine, figlia del leggendario Enrico VIII e di Anna Bolena, salì al trono all’età di 25 anni, dopo una vita di grandi difficoltà e solitudine. Fu l’ultima regnante della dinastia dei Tudor, la madre venne decapitata per adulterio quando lei era piccola e per il padre era una vera delusione dato che non era nata maschio. Salita al trono Elisabetta diventò la regnante di un paese poverissimo con grandi problemi finanziari che aveva subito grandi perdite nei conflitti. Lei in poco tempo riuscì a ristabilire la pace, a riportare in auge l’anglicanesimo e a far decollare l’economia e per l’Inghilterra iniziò l’età dell’oro. Anche dal punto di vista culturale iniziò una grande epoca, un nome su tutti, William Shakespeare.
Elisabetta non si sposò per non sottostare ad un uomo e volle essere ricordata come la Regina Vergine. Di pretendenti ne ha avuti molti, alcuni re, molti principi e tantissimi aristocratici inglesi ma decise di dedicarsi completamente alla sua nazione nonostante non abbia disdegnato i piaceri carnali. Pare che di un uomo fosse da sempre innamorata, un certo Robert Dudley, che lei nominò Conte di Leicester, ma anche in merito a questo amore pare che una volta Elisabetta esclamò ” Dio, mio Lord, io voglio che qui ci sia una sola padrona e nessun padrone”.
il re di Svezia, Erik il Vichingo, uscì di testa per Elisabetta e quando venne respinto cadde in preda alla paranoia e si dice che con la spada andasse su e giù per i corridoi del suo palazzo cercando possibili vittime su cui vendicarsi.
Da pirati a corsari
Elisabetta I è stata anche la Regina dei pirati. Francis Drake fu un vero eroe per gli inglesi, il primo inglese ad aver circumnavigato il globo nel 1580. Dal punto di vista degli Spagnoli un vero incubo tanto che offrirono una ricompensa, che oggi verrebbe stimata in più di 5 milioni di euro, per vederlo morto.

Francis Drake
Elisabetta legalizzò i pirati trasformandoli in Corsari, che avevano soltanto una condizione da rispettare guadagnare solo a spese delle navi spagnole.
La Regina Vergine ce l’aveva a morte con il re spagnolo, Filippo II, sia per motivi familiari che per incompatibilità religiosa. La Spagna era uno stato cattolico, Elisabetta dai cattolici veniva vista come illegittima dato che la chiesa romana non aveva riconosciuto l’annullamento del primo matrimonio di suo padre, Enrico VIII, e di conseguenza anche dei figli venuti dagli altri matrimoni. La sorellastra, figlia del primo matrimonio di Enrico VIII con Caterina d’Aragona, detta Maria la Sanguinaria, cattolica, anni prima fece imprigionare Elisabetta odiandola fino alla sua morte, nel 1558. Appena diventata Regina, dopo la morte della sorellastra, proprio dopo una ribellione Elisabetta I si inasprì ancora di più verso la Cattolica Spagna. Grazie ai bottini dei pirati, l’Inghilterra cominciò ad essere forte. Drake odiava gli spagnoli quanto la Regina, dato che alcuni anni prima avevano distrutto navi e ucciso quasi tutto il suo equipaggio. Saccheggiò i porti spagnoli e le navi cariche d’oro e contribuì alla sconfitta dell’Invincibile Armada, in guerra con l’Inghilterra da anni. Drake morì per mare e dopo 7 anni anche la Regina Elisabetta, nel 1603, passò a miglior vita non prima di aver pronunciato “chiamatemi un prete: ho intenzione di morire”.
Donne e Regine: Caterina la Grande
Caterina La Grande era in realtà una principessa tedesca di nome Sofia Federica Augusta di Anhalt – Zerbst, che venne chiamata in Russia nel 1743 dall’imperatrice Elisabetta per darla in sposa al nipote, il Granduca Pietro.
Aneddoto rosa
La prima notte di nozze tra Caterina e Pietro fu un evento tragicomico perché il Granduca completamente ubriaco dopo aver giocato e bevuto con i suoi amici, si mise nel letto a giocare con i suoi soldatini e prima di andare a dormire, ordinò a Caterina di fare la guardia alla porta tutta la notte e lei fu costretto ad alzarsi e a stare sull’attenti marciando su e giù per la stanza fino alla mattina. Il matrimonio da subito non promise bene ma Caterina dopo la morte del marito, ufficialmente per un attacco di emorroidi, ufficiosamente fu ucciso da una cospirazione di potere, riuscì a diventare la potente Caterina la Grande.
Sotto il regno di Caterina la Grande San Pietroburgo era diventata una città alla moda, in grado di competere con Londra e Parigi.
Durante gli anni del suo regno, la Russia vinse molte battaglie contro i turchi e grazie alla diplomazia fu annessa a San Pietroburgo, gran parte della Polonia e della Crimea e Caterina ottenne anche il protettorato sul Caucaso e sulla Georgia.
La Russia aumentò il suo territorio di oltre mezzo milione di chilometri quadrati e la popolazione da 19 milioni diventò di 36 milioni di persone. Grazie a tutto questo l’esercito raddoppiò la flotta delle navi, aumentarono le fabbriche e anche le entrate nelle casse dello Stato.
Caterina La Grande fu in contatto con i maggiori esponenti dell’Illuminismo, quali Voltaire, Diderot e Montesquieu ma purtroppo durante il suo regno molte delle idee illuministe che lei sembrava condividere, rimasero solo nella carta, come ad esempio l’abolizione dei servi. Per l’ostruzionismo della casta aristocratica e per la rivolta del cosacco Pugacev, Caterina II diventò sempre più diffidente verso aperture illuministe e allo scoppio della Rivoluzione francese, impaurita, rafforzò il potere assoluto, potere che si manterrà in Russia per tutto l’Ottocento.
Caterina, grande, fu anche nei sentimenti, non verso il marito, ma verso diversi uomini che divennero suoi amanti durante il suo regno compreso il ciambellano Sergej Saltykov, che i biografi danno per certo come padre del figlio Paolo, il futuro Zar Paolo I.
Caterina ricorse ad una sorta di vaccino per il vaiolo. Sebbene all’epoca i vaccini non esistessero ancora, in Europa iniziarono a farsi iniettare il virus del vaiolo, per immunizzarsi dalla malattia, e Caterina fu tra le prime a sperimentare questa pratica.
Donne e Regine: Elisabetta, la Regina Madre
Scozzese, figlia del Conte di Strathmore, tanto dolce, quanto testarda, Lady Elizabeth Bowes-Lyon divenne Regina del Regno Unito per caso. Il marito salì al trono con il nome di Giorgio VI, dopo l’abdicazione del fratello, Edoardo VIII. Giorgio VI ed Elizabeth erano i genitori dell’attuale Sovrana, la Regina Elisabetta II.
Dal 1936 la coppia regnò in un periodo davvero difficile per tutto il mondo, la seconda guerra mondiale. Il Re e la Regina divennero il simbolo della Resistenza davanti alla brutalità tedesca. Il sovrano e la moglie, per volere di lei, rimasero a Londra sotto le bombe della Luftwaffe e quando iniziarono a circolare voci su un possibile spostamento delle Principessine Elisabetta e Margaret, in Canada, la Regina rispose “le bambine non partirebbero mai senza di me, io non parto senza il re e il re non partirà mai”.
La seconda guerra mondiale
Quando le bombe, per ben 9 volte, caddero su Buckingham Palace lei esclamò “ora possiamo finalmente guardare in faccia la gente dell’East End”, una delle zone più colpite dalla guerra. La Regina è sempre stata in prima linea a portare conforto alla popolazione. Quando il presidente Roosevelt e la moglie andarono in visita dai reali inglesi, Eleanor Roosevelt rimase colpita dal comportamento del Re e della Regina “che ci tengono a condividere le condizioni di vita e le ristrettezze del loro popolo.” Hitler la considerava un’avversaria temibile: “È la donna più pericolosa per noi, di tutta Europa”.
La Regina Elisabetta, ricordata come la Queen Mum o Regina Madre, non è mai stata dimenticata grazie anche ai suoi completini, sempre eleganti comprensivi di cappello e guanti che non abbandonò nemmeno durante la guerra, perché affermava che andando in visita in casa di altri doveva indossare il vestito migliore dato che sicuramente se le stesse persone fossero andate a trovare lei avrebbero fatto questa scelta. I colori che lei utilizzava durante la guerra erano sempre tonalità tenui e polverose, come il lilla, giallo chiaro ecc, così da non vedere la polvere dei luoghi bombardati.
L’8 maggio 1945 l’intera famiglia reale insieme a Winston Churchill si affacciarono dal balcone di Buckingham Palace per salutare la folla e la fine della guerra.
La Regina Madre ha continuato ad essere un pilastro della famiglia reale, anche dopo la morte del marito, ed è morta a 101 anni, nel 2002.
Donne e Regine: Rania di Giordania
Rania Yassin è nata in Kuwait da genitori palestinesi, si è laureata all’Università Americana del Cairo in gestione di impresa ed è arrivata in Giordania nel 1991, allo scoppio della guerra del Golfo. Nella capitale della Giordania, ad Hamman, lavorava nel mondo degli affari e una sera a casa di amici incontrò il principe Abdallah, figlio di Re Hussein.
Dopo sei mesi, il 10 giugno 1993, Rania sposò il principe Abdallah al Hussein e divenne una delle donne più ammirate del Medio Oriente ma all’epoca aveva poche speranze di diventare regina, perché l’ordine di successione al trono dava la precedenza al principe Hassan, fratello minore del Re. Re Hussein, a pochi mesi dalla morte, cambiò idea e in poco tempo Rania, divenne la regina di Giordania.
Rania è una donna di grande carisma e forte personalità due caratteristiche fondamentali per essere regina, sempre sorridente, raffinata, si dice con un indole forte e un po’ capricciosa. 10 anni dopo il suo incoronamento da regina, il Time la inserì nella lista dei 100 personaggi più influenti del pianeta.
Re Abdallah l’ha voluta a fianco a sé dal primo momento, mai un passo indietro come vorrebbe la tradizione. La Regina ha un fare molto occidentale, non porta mai il velo, se non in occasioni religiose, si batte per i diritti delle donne e per l’emancipazione femminile, per l’aumento della scolarizzazione attraverso diversi programmi molto evoluti, per il miglioramento delle condizioni di vita dei bambini e per proteggerli da abusi e violenze. Si è trovata, a volte, a combattere delle “tradizioni” di alcune tribù beduine, quali i “crimini d’onore”, cioè gli omicidi che gli uomini fanno verso familiari di sesso femminile, per aver disonorato la famiglia.
La Regina Rania viene comparata per carisma alla principessa Diana, sia per le azioni caritatevoli che per il loro lato glamour. Rania è attiva sui social e li utilizza molto bene, come nessuna donna nel mondo arabo.
Rania è una regina che sta cercando di portare la pace in Medio Oriente che sembra però, non arrivare mai.
Conclusione
Questi sono solo dei piccoli riassunti di vita di 5 grandi Donne e Regine.
Non ho inserito la Regina Elisabetta II perché per lei sto facendo più post, raccontando tutta la sua vita. Per me fa, assolutamente, parte delle migliori Donne e Regine della storia.